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“Emergenza in apicoltura: combattere la Varroa per salvare le api”
La stagione apistica del 2024 è stata particolarmente problematica in Veneto e in tutta Italia. Le condizioni meteo avverse hanno impattato negativamente sulla produzione di miele, costringendo gli apicoltori a costose alimentazioni di soccorso. Le colonie sono in emergenza e l’acaro Varroa (vedi foto) rappresenta una minaccia. È urgente trattare e preparare gli alveari per l’invernamento, eliminando la Varroa e assicurando scorte sufficienti. Gli apicoltori devono agire tempestivamente per evitare problemi sanitari alle api durante la stagione invernale.
Per evitare morie e problemi sanitari alle api, è fondamentale trattare contro la Varroa e garantire scorte alimentari adeguate. Gli apicoltori devono agire tempestivamente e predisporre aree seminate per fornire polline alle api anche nella seconda metà dell’estate. È importante favorire una adeguata deposizione di scorte nei nidi delle colonie per un invernamento sicuro. Le pratiche corrette di gestione apistica possono garantire una buona salute delle api e una produzione ottimale di miele. È fondamentale anche monitorare costantemente lo stato di salute delle arnie e agire prontamente in caso di problematiche. Inoltre, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle api per l’ecosistema e sulla necessità di proteggerle attivamente
“Ecosistema apistico: il polline e il nettare”
Le specie floristiche di interesse apistico producono polline e nettare importanti per le api, che lo consumano come alimento principale. Il polline è fondamentale per la nutrizione delle larve e delle api adulte, contenendo proteine, grassi, zuccheri e vitamine. E’ un ottimo alimento anche per gli umani, ma solo le api sono in grado di raccoglierlo e arricchirlo.Entrambi vengono ingeriti e immagazzinati dalle api nell’ingluvie durante il volo di bottinatura, per poi essere digeriti e trasformati principalmente in glucosio e fruttosio.
Le specie floristiche mellifere includono piante erbacee, arbustive e arboree come colza, girasole, rovo e acacia. La presenza di nettare dipende da vari fattori e il potenziale mellifero viene calcolato in base al kg di miele per ettaro. Altre specie di interesse mellifero sono facelia, tarassaco e acero.
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